Si è chiuso il primo Congresso nazionale de La Destra, che ha eletto Francesco Storace per acclamazione segretario del partito. Insieme a lui è stato confermato presidente Teodoro Buontempo.
“Siamo un partito democratico orgoglioso della sua indipendenza. Siamo nati per raccogliere consensi e per dare ai cittadini. Non siamo un’opposizione. Verrà anche il momento delle alleanze” ha detto Storace nel suo intervento conclusivo della tre giorni al Salone delle Fontane, all’Eur.“Dobbiamo essere capaci - ha sottolineato Storace - di spostare a Destra l’asse del bipolarismo italiano. Io sono contento, come uomo politico, di aver lavorato per il bipolarismo. Tuttavia oggi mi batto per un bipolarismo che non abiuri i valori della Destra”.
“Siamo un partito democratico orgoglioso della sua indipendenza. Siamo nati per raccogliere consensi e per dare ai cittadini. Non siamo un’opposizione. Verrà anche il momento delle alleanze” ha detto Storace nel suo intervento conclusivo della tre giorni al Salone delle Fontane, all’Eur.“Dobbiamo essere capaci - ha sottolineato Storace - di spostare a Destra l’asse del bipolarismo italiano. Io sono contento, come uomo politico, di aver lavorato per il bipolarismo. Tuttavia oggi mi batto per un bipolarismo che non abiuri i valori della Destra”.
Interrotto da continui applausi, il parlamentare siciliano Nello Musumeci ha svolto una lucida e articolata analisi del partito che vogliamo, sul piano politico e organizzativo.
“La diversità, per noi di Destra, più che predicata va praticata. È quando si è forti della propria identità non si ha paura di andare in campo aperto.” Ha usato toni forti Nello Musumeci, nel suo lungo e applaudito intervento, alla fine del congresso nazionale de La Destra, a Roma.
Benché colpito da un grave lutto, l’eurodeputato ha voluto partecipare alla giornata conclusiva dell’assise del suo partito. Accolto da un lungo e prolungato applauso di solidarietà dalla platea, Musumeci ha parlato per quasi un’ora, prima di cedere il microfono al segretario Storace per la replica finale. Il parlamentare siciliano ha svolto una lucida ed articolata analisi del partito sotto il profilo politico e organizzativo.
“Quale la nostra posizione rispetto al sistema bipolare italiano? Quale il nostro potenziale bacino elettorale? Che tipo di partito vogliamo costruire sul territorio?” queste le domande, a ciascuna delle quali ha dato una risposta, spesso sottolineate da applausi dei congressisti.
Per Musumeci, “la Destra deve occupare lo spazio politico lasciato da An col suo progressivo spostamento al Centro, tradendo i postulati sanciti al congresso di Fiuggi del ’95. Non siamo nati per dare un tetto solo agli ex-missini o ai delusi di An, ma dobbiamo interpretare ancora una larga fascia di italiani del “non-voto” e del “disagio sociale”. Per essere una forza “inclusiva” non serve essere ideologizzati ma identitari, cioè riconoscibili.”
Quanto alle alleanze politiche, l’eurodeputato ha precisato: “Un partito non nasce per essere utile ai propri iscritti, ma per realizzare un progetto che sia utile alla Nazione, al territorio. Per questo, chi ci vota vuole vedersi rappresentato anche nella capacità di governare e trasformare le idee in azioni. In un sistema bipolare, il nostro posto è nel Centrodestra: alleati con il Pdl dove ci sono le condizioni per farlo, senza sudditanza. Dove invece non esistono le condizioni politiche, si sta all’opposizione. Ma nell’uno e nell’altro caso, la Destra deve essere capace di distinguersi per stile e non per moda. Chiudersi nel “Fortino” e gridare che siamo i migliori, i duri e i puri non ha futuro, non paga”
Infine, parlando della forma-partito, Musumeci ha ribadito la sua contrarietà ad una “struttura centralista che rischierebbe di portare verso una oligarchia come quella che governava il partito che a suo tempo abbiamo lasciato. Serve, invece, un partito che abbia un saldo coordinamento nazionale, ma ampia autonomia politica, organizzativa e finanziaria in ogni Regione e con i segretari regionali eletti dalla base e non nominati dall’alto.” Secondo Musumeci, “la regionalizzazione del partito responsabilizzerebbe la classe dirigente locale e ne stimolerebbe la naturale selezione.”
La conclusione dell’intervento di Nello Musumeci è stata salutata dalla platea dei congressisti all’impiedi, con un prolungato applauso.
Benché colpito da un grave lutto, l’eurodeputato ha voluto partecipare alla giornata conclusiva dell’assise del suo partito. Accolto da un lungo e prolungato applauso di solidarietà dalla platea, Musumeci ha parlato per quasi un’ora, prima di cedere il microfono al segretario Storace per la replica finale. Il parlamentare siciliano ha svolto una lucida ed articolata analisi del partito sotto il profilo politico e organizzativo.
“Quale la nostra posizione rispetto al sistema bipolare italiano? Quale il nostro potenziale bacino elettorale? Che tipo di partito vogliamo costruire sul territorio?” queste le domande, a ciascuna delle quali ha dato una risposta, spesso sottolineate da applausi dei congressisti.
Per Musumeci, “la Destra deve occupare lo spazio politico lasciato da An col suo progressivo spostamento al Centro, tradendo i postulati sanciti al congresso di Fiuggi del ’95. Non siamo nati per dare un tetto solo agli ex-missini o ai delusi di An, ma dobbiamo interpretare ancora una larga fascia di italiani del “non-voto” e del “disagio sociale”. Per essere una forza “inclusiva” non serve essere ideologizzati ma identitari, cioè riconoscibili.”
Quanto alle alleanze politiche, l’eurodeputato ha precisato: “Un partito non nasce per essere utile ai propri iscritti, ma per realizzare un progetto che sia utile alla Nazione, al territorio. Per questo, chi ci vota vuole vedersi rappresentato anche nella capacità di governare e trasformare le idee in azioni. In un sistema bipolare, il nostro posto è nel Centrodestra: alleati con il Pdl dove ci sono le condizioni per farlo, senza sudditanza. Dove invece non esistono le condizioni politiche, si sta all’opposizione. Ma nell’uno e nell’altro caso, la Destra deve essere capace di distinguersi per stile e non per moda. Chiudersi nel “Fortino” e gridare che siamo i migliori, i duri e i puri non ha futuro, non paga”
Infine, parlando della forma-partito, Musumeci ha ribadito la sua contrarietà ad una “struttura centralista che rischierebbe di portare verso una oligarchia come quella che governava il partito che a suo tempo abbiamo lasciato. Serve, invece, un partito che abbia un saldo coordinamento nazionale, ma ampia autonomia politica, organizzativa e finanziaria in ogni Regione e con i segretari regionali eletti dalla base e non nominati dall’alto.” Secondo Musumeci, “la regionalizzazione del partito responsabilizzerebbe la classe dirigente locale e ne stimolerebbe la naturale selezione.”
La conclusione dell’intervento di Nello Musumeci è stata salutata dalla platea dei congressisti all’impiedi, con un prolungato applauso.
6 commenti:
Brava Mariaconcetta,hai fatto bene a inserire il video dell'intervento di NELLO,però perkè non l'hai messo per intero??Sul sito di Storace kiedono a gran voce questo video ke stiamo vedendo in anteprima!!
Baci.
Gabry.
Brava Mariaconcetta,
kosì tutti possiamo apprezzare l'intervento di questo GRANDE UOMO SICILIANO!!
Baci.
GABRY.
Vi invito care amiche e cari amici a guardare domani mattina , dalle 7 e mezzo in poi il programma che andrà in onda su La 7 che vdrà fra gli ospiti il ns Nello Musumeci...
a presto.
Brava Mariaconcetta,
sei sempre unica diglielo ke lo mettono anke sulla DESTRASICILIANA!!Sai kome si lasciano i commennti sullo Spazio Aperto del suo sito?Ce ne sono già 2!!
Baci.
Gabry.
Ci tengo ad informarvi che è nato un nuovo sito.
Il sito ufficiale del Dipartimento Nazionale Donne di Antonella Sambruni.
www.ladestradonne.com
Il sito è in via di ultimazione ma è importante dare massima diffusione e partecipare attivamente alle sue attività.
Grazie e buona Destra a tutti
Il sito del dipartimento donne nazionale darà ampia diffusione alle iniziative ed ad un impegno che ci vedrà mobilitati in tutte le regioni d 'Italia.Il sito sarà una grande cassa di risonananza.Vi invito a visionarlo ed a partecipare attivamente.Complimenti ad Antonella Sambruni responsabile nazionale del dipartimento donne de La Destra
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