Una democrazia costruita sull'uguaglianza uomo-donna
Sin dalle sue origini la democrazia ha di fatto ignorato le donne escludendo così la metà dei suoi cittadini.Con il voto previsto nella nostra Costituzione è stato conquistato il diritto di accesso ai pubblici uffici e alle cariche elettive,ma resta ancora una forte sottorappresentazione nei luoghi della democrazia rappresentativa.Ciò non solo per quanto riguarda l'aspetto quantitativo ma anche qualitativo.Le donne incidono in maniera irrilevante nei luoghi decisionali deputati a regolare il nostro sistema economico,politico, sociale,culturale.Ciò nonostante giungano continui moniti dall'Europa che ha affermato quale cardine della sua identità l'uguaglianza uomo- donna,restano numerosi ostacoli da superare affinchè si possa giungere ad un agire politico paritario.Esistono freni alla partecipazione della donna in politica. sia nel privato che nella realta politico- istituzionale.Nel privato la difficoltà di mettere tutto in connessione madri,mogli,impegnate nel mondo del lavoro.I tempi della politica sono lunghi e mal si conciliano con la vita familiare.L'impegno della donna in politica viene ancora culturalmente poco riconosciuto ed incentivato. Nel mondo politico spesso sono presenti logiche troppo spesso orientate alla conservazione del potere che non alla promozione della formazione che rappresenta uno strumento straordinario che ci consente di trasferire capacità in competenze.Per tale ragione riteniamo si debba concentrare l'attenzione sulla necessità di costruire una rappresentazione culturale dell'impegno e della presenza della donna in politica.Nei paesi del Nord Europa le donne sono presenti in maniera incisiva nelle istituzioni si registrano infatti percentuali elevate . In Svezia per esempio del 47,8% ciò si traduce analizzando il fenomeno anche in una particolare attenzione alle politiche sociali in particolare ai servizi di aiuto alle donne (asili nido,congedi parentali,spostamenti assistiti). Il lavoro non rappresenta una preoccupazione in quanto si riesce a conciliare la maternità con l'attività lavorativa.I tassi di fecondità sono particolarmente alti. In Italia ci collochiamo rispetto ai Paesi dell'UE al penultimo posto per quanto concerne la spesa pubblica per la famiglia.I tassi di fertilità sono particolarmente bassi in quanto le giovani donne spesso si pongono il punto di domanda se continuare a progredire nella carriera o la maternità,I servizi di aiuto alle donne sono assolutamente inadeguati:L'80% dei datori di lavoro ritiene la maternità un problema.Per tale ragione dobbiamo lavorare affinchè si affermi il diritto e ildovere di essere in politica .Articolare una rete di donne presenti e attive in politica con donne presenti in altri settori,promuovere la formazione politica e quindi la capacità di condurre l'azione politica in un contesto dal quale si è state escluse e ci si deve riappropriare.