18.12.07

“La Destra senza ‘se’ e senza ‘ma’”

Vi proponiamo l’intervista di Epifanio Nicosia con Nello Musumeci, realizzata nell’ambito di un forum con la redazione del Quotidiano di Sicilia.








Onorevole Musumeci, due anni sono ormai passati dalla nascita di Alleanza siciliana. Che bilancio fa, quali gli obiettivi che avete raggiunto?
“Alleanza siciliana è nata per dare voce a tutta quelle parte di siciliani che non si riconosceva in una destra, per così dire annacquata, che virava irrimediabilmente al centro. Nasceva altresì per dare rappresentanza a quei ceti sociali medi e medio bassi traditi dal centralismo burocratico romano, stufi di promesse mai mantenute. Oggi vuole rappresentare quella politica identitaria delle periferie,esasperate dal centralismo delle oligarchie politiche”.
Adesso è tra i sostenitori de La Destra di Storace, ci parli di questa scelta.
“Quel progetto regionale è ora divenuto nazionale, grazie all’unione di movimenti a forte connotazione territoriale che si caratterizzano per la comunanza di sentimenti. E così Alleanza siciliana ha deciso a ottobre scorso di essere socio fondatore de La Destra del senatore Francesco Storace”.
In Sicilia, adesso come vi muoverete. Che alleanze cercherà Alleanza siciliana, e con quali iniziative?
“La Destra intende dialogare con le forze che si richiamano alla tradizione di centrodestra. Si sta ristrutturando sul territorio con consensi inimmaginabili. Vogliamo stare vicino alla gente. Le uniche elezioni certe sono per adesso le Provinciali di Catania, per cui presenteremo le nostre liste. Poi in primavera si vedrà se ci saranno le Politiche e le Regionali, è presto per dirlo”.
Perché i siciliani dovrebbero votare “La Destra”?
“Per il patrimonio valoriale ed indentitario di cui siamo portatori. In un periodo in cui il sentimento antipolitico cresce sempre più, e con la fine ormai delle ideologie, le differenti forze politiche hanno tra loro un rapporto più imperniato sul pragmatismo. Ma i programmi non bastano e la politica deve ancora parlare al cuore della gente”.
Cosa vuol dire questo?
“Significa che dobbiamo essere e rappresentare una destra aperta, moderna, che rinunci alla nostalgia per affrontare le sfide del futuro. Alleanza nazionale intende affrontare tali sfide spostandosi al centro ed entrando nel Partito popolare di stampo democristiano. Portiamo rispetto a questo ragionamento ma non lo condividiamo”.
Come deve essere allora una destra moderna?
“Liberale, risorgimentale, post fascista, futurista, gentiliana. Capace di fare una critica del passato, facendone però tesoro e senza rinnegarlo. Per crescere e migliorare”.
Quali sono i numeri che ritenete possiate raggiungere alle prossime elezioni?
“Alla fine di ottobre La Destra veniva accreditata dello 0,9%. Erano i primi sondaggi su cui potersi basare. Qualche giorno fa, nuove rilevazioni ci attribuivano percentuali tra il 3,1 e 3,7%. Ciò significa decine di parlamentare e milioni di elettori”.
E in ambito regionale invece?
“E’ ancora presto per dirlo. Possiamo solo dire che Alleanza siciliana, che è il patrimonio iniziale de La Destra in Sicilia, ha lambito alle ultime Regionali il 2,7% su base regionale, con punte del 7% a Catania”.
Ma con il movimento del senatore Storace La Destra perde un po’ lo spirito autonomistico di Alleanza siciliana?
“La Destra è per statuto organizzata su base regionale. La base quindi ha un’ampia autonomia politica e organizzativa. I partito cioè devono essere gestiti a livello locale e non dai vertici, e cioè da Roma mortificando il territorio periferico e le sue aspirazioni. E’ dato quindi grande risalto alle identità locali. Se i siciliani del resto sono divenuti italiani, non è solo per Garibaldi, ma è perché secoli prima avevano sviluppato cultura, lingua, identità religiosa uguale a quella dell’altra parte d’Italia”.
Visto il comune sentire in tema di autonomismo che rapporti avete con il Mpa di Lombardo?
I rapporti sono ottimi, visto anche l’intesa di un anno fa con l’ormai famoso protocollo sull’autonomia. Abbiamo certo delle affinità organizzative per via della territorialità in cui ci muoviamo, ma è chiaro che le loro tradizioni centriste e democristiane non ci appartengono. Noi pertanto vogliamo rappresentare in modo più trasparente possibile la destra, e lo vogliamo fare senza se e senza ma”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Good words.

Intervento di Nello Musumeci a Orvieto I parte

Intervento di Nello Musumeci 20.07.08 II parte

Nello Musumeci III parte

Nello Musumeci IV parte