5.12.07

ALCOLISMO GIOVANILE






GUARDIAMOCI INTORNO!


Quanti i giovani che bevono? Tanti, molti, troppi si ubriacano.
Secondo i dati dell’OMS l’alcool è la prima causa di morte tra i giovani europei e l’Italia ha il triste primato d’iniziazione all’uso di alcool: 11-12 anni contro i 14 della media europea.
Un decesso su quattro di ragazzi tra i quindici e i ventinove anni è dovuto all’abuso di sostanze alcooliche per un totale di 55.000 vittime l’anno.
L’alcool è la droga più diffusa nel mondo perchè costa poco, è di facile reperibilità ed è accettata dal punto di vista sociale. Molte cause delle morti giovanili sono collegate all’alcool. Ci sono troppi incidenti stradali, troppi giovani restano invalidi per tutta la vita, alcuni di loro muoiono suicidi e l’aumento di fenomeni come crimini, violenze familiari, vandalismo sono nella maggior parte dei casi conseguenze dell’abuso di alcool.
L’Istituto Nazionale della Sanità richiama l’attenzione sulla responsabilità (o irresponsabilità) dei produttori di bevande. Le loro pubblicità trasmettono alla gioventù la filosofia di vita del “carpe diem”. La pubblicità è un martellamento pressante, subdolo, suadente che si riflette sui giovani figli di una cultura edonistica, di una società consumistica che spesso mette a disposizione il denaro ma non i VALORI.
Tutto questo facilità naturalmente l’abuso di sostanze alcooliche. Come se non bastasse, i produttori hanno raffinato la loro campagna pubblicitaria affermando che, diluendo i liquori ad esempio con succhi di frutta, le bevande diventano meno pericolose, meno alcooliche.
QUESTA E’ SOLO UNA BUGIA! Anzi, grazie agli alcopops, cioè le bevande miste con superalcolico e succhi di frutta è nato quasi uno stile nuovo del consumo dell’alcool associato ad un parallelo stile di vita che si va radicando tra i giovani.
Di solito si inizia con un aperitivo, poi si continua con birra e vino, per poi andare avanti con superalcolici e alcopops, bevande quest’ultime che hanno conquistato anche le ragazze con il loro sapore dolce ed il colore invitante.
Spesso vediamo, anche e soprattutto nei supermercati, minorenni acquistare alcolici e discutere su dove andare per consumarle. Fenomeno questo denominato del “BINGE DRINKING” ovvero “BERE PER UBRIACARSI”.
Questa nuova moda è sganciata dal nostro modello culturale “mediterraneo” caratterizzato, invece, da consumi moderati e strettamente legati ai pasti.
I ragazzi bevono per sentirsi grandi, per essere accettati ed integrati dal gruppo, si ubriacano per essere trasgressivi e muoiono perchè non sono più padroni di se stessi né della loro vita.
Secondo studi recenti di psicologia l’alcool offre una soluzione nella confusione dell’adolescenza indifferentemente sia, che si tratta di giovani di buona famiglia, sia di quelli emarginati socialmente.
L’ALCOLISMO PUO’ DISTRUGGERE IL NOSTRO FUTURO I giovani sono il presente, la speranza del domani, e, proprio loro sono il bersaglio di falsi modelli di vita.
Educhiamo i nostri ragazzi ad un corretto e responsabile comportamento davanti ad un “bicchiere” da bere, per non correre il pericolo di “essere bevuti”, perdendo così la propria dignità e spesso la vita.

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